L’elettrotecnica e la messa a terra negli impianti tecnologici è richiesta ai tecnici che operano nel settore, la capacità di intervenire nel settore elettrotecnico relativamente alle interferenze che questa disciplina ha con le apparecchiature alimentate da corrente elettrica, e conseguentemente saper gestire il problema di messa a terra di tutto quanto potrebbe determinare fenomeni di elettrocuzione o corti circuiti.
Negli impianti tecnologici l’uso dell’energia elettrica è presente nelle macchine elettriche, e specificamente i motori elettrici che alimentano pompe, compressori, ventilatori e analoghe apparecchiature cuore dell’impianto di riscaldamento, condizionamento, depurazione delle acque ecc.
Inoltre queste apparecchiature vanno collegate alla sorgente elettrica, in pratica un quadro elettrico, attraverso cavi, che vanno scelti in diametri e qualità opportuni, correttamente installati, evitando collegamenti volanti incerti.
Elementi fondamentali di un impianto di terra
Un impianto di terra è fondamentalmente costituito da:
- Dispersore artificiale: corpo metallico in intimo contatto col terreno, formato da corde, nastri, piastre, picchetti (tondi, tubi, profilati) appositamente predisposti;
- Conduttore di terra: collega il dispersore al collettore di terra;
- Dispersore di fatto: è costituito da ferri d’armatura del calcestruzzo, pilastri e tralicci metallici, rivestimenti metallici dei cavi ecc.;
- Collettore (o nodo) principale di terra: elemento metallico (sbarra, morsettiera) al quale devono venir connessi i conduttori di terra, di protezione, equipotenziali ed eventualmente il centro stella del trasformatore;
- Conduttori di protezione: per il collegamento delle masse al collettore di terra;
- Conduttori equipotenziali supplementari: per il collegamento delle masse estranee ai conduttori di protezione;
- Conduttori equipotenziali principali: per il collegamento delle masse estranee al collettore di terra.
L’ELETTROTECNICA E LA MESSA A TERRA NEGLI IMPIANTI Dispersore
I requisiti richiesti ai dispersori sono i seguenti:
- Robustezza meccanica adeguata per poter resistere alle sollecitazioni derivanti dalle operazioni di installazioni e a quelle dovute all’assestamento del terreno;
- Buona continuità dei collegamenti elettrici tra i vari elementi che costituiscono il dispersore;
- Resistenza all’aggressione chimica del terreno;
- Non devono costituire causa di corrosione per altre strutture interrate alle quali sono collegati metallicamente.
I dispersori possono essere costituiti da elementi interrati di:
- Acciaio, galvanizzato per immersione a caldo;
- Acciaio con guaina di rame;
- Acciaio con rivestimento di rame elettrolitico;
- Acciaio inossidabile;
- Rame nudo.
Le giunzioni tra i vari elementi del dispersore e tra il conduttore di terra devono essere effettuate con saldatura forte od autogena oppure con appositi morsetti o manicotti in grado di assicurare un buon contatto elettrico e di sopportare eventuali sforzi meccanici.
Collettore o nodo principale di terra
In ogni impianto devono essere predisposti uno o più collettori di terra costituiti da sbarre o morsettiere.
In prossimità del collettore e possibile combinato con questo, dev’e essere previsto un dispositivo di sezionamento del conduttore di terra è sufficiente che sia connesso mediante morsetto a vite oppure mediante capocorda e bullone.
Ho bisogno di una consulenza